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lunedì 17 dicembre 2018

More than pink: Benessere nei luoghi di cura





GVultaggio creative office è lieto di annunciare il primo premio al concorso: “More than pink: Benessere nei luoghi di cura” con il progetto “Piccoli spazi di Felicità”
“Il Premio biennale "More than Pink" è un'iniziativa di Susan G. Komen Italia e dell'Associazione ItaliaCamp, in collaborazione con il Polo di Scienze della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli IRCCS di Roma, che promuove l’emersione, la diffusione e la valorizzazione di progettualità e pratiche innovative nell’ambito della salute della donna.”

https://www.komen.it/iniziative/premio-more-thank-pink/
https://italiacamp.com/2018/12/14/more-than-pink-ecco-i-progetti-vincitori/?fbclid=IwAR0yM7autFTmGimBKOXBSyensEMuiVKxncgkYoMO3pUwTLSmonwGDJvxHgw

venerdì 23 novembre 2018

Fisheye


http://www.gvultaggio.it/fisheye

Design team: Giuseppe Vultaggio, Dimitra Chatziandreou
Photographer: Gian Luca Petroselli

mercoledì 19 settembre 2018

Corriere di Taranto

https://www.corriereditaranto.it/2018/09/18/cala-il-sipario-su-mas-week-inno-alla-creativita-per-taranto/

"Si è conclusa la seconda edizione della MAS WEEK, architetti provenienti da tutt’Italia per un workshop con focus sulla rigenerazione urbana della Città Vecchia di Taranto e successo di pubblico per gli eventi dedicati all’architettura, al design, all’arte, al cinema e alla musica.
Un inno alla creatività la seconda edizione della MAS WEEK che ha visto Taranto come protagonista di eventi dedicati all’architettura, all’arte al cinema e alla musica. Il claim di quest’anno è stato “Creativity is the future” a conferma del fatto che uno degli intenti della MAS WEEK è proprio quello di puntare sulla creatività al fine di innescare reali processi per una rigenerazione sociale e culturale prima che urbana. L’operazione ideata già nel 2016 da Giuseppe Fanelli, Gemma Lanzo, Francesco Lasigna e Carmine Chiarelli, fondatori della società di architettura e ingegneria MAS SRL, ha l’intento di creare un interesse per Taranto, non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale ed internazionale, per questo motivo gli studi di architettura invitati, tra i più grandi nomi della scena dell’architettura contemporanea, sono stati coinvolti affinché Taranto diventi per loro materia di studio ed interesse e possano agevolare la nascita e la creazione di un workshop permanente atto a velocizzare il percorso rigenerativo. “Un nostro grande sogno – dice Gemma Lanzo, cofondatore di MAS e curatrice della MAS WEEK – è quello di poter innescare una nuova passione per le arti in genere che spinga alla creazione di un maggior numero di eventi che alzino la cifra culturale di questa città con la finalità di realizzare dei contenitori in cui si possa fruire arte, cinema, teatro, musica ed anche architettura e design, un vero e proprio quartiere creativo diffuso ma interconnesso.”

venerdì 14 settembre 2018

Taranto: Dissonanze Urbane


Taranto: Dissonanze Urbane di Giuseppe Vultaggio
A cura di Green Routes con il sostegno di Fondazione con il Sud
10/15 Settembre 2018, Galleria comunale, Castello Aragonese, Taranto
Ph: Alberto Caroppo
Dissonanze urbane vuole re-interpretare gli spazi della città attraverso una trama di specchi circolari che stimolano a vivere un’esperienza in cui la percezione dell’ambiente circostante è continuamente deformata. Geometrie di cerchi che si insinuano negli anfratti della città sovrapponendo alla tessitura urbana un’ulteriore stratificazione, quest’ultima composta da campi e percorsi che si snodano tra i margini immateriali dei riflessi. Molteplici microambienti si formano nei luoghi della città, spazi intimi definiti da un limite immaginario. Una rappresentazione orizzontale delle possibili prospettive urbane.

giovedì 13 settembre 2018

Taranto: Dissonanze Urbane


Taranto: Dissonanze Urbane di Giuseppe Vultaggio

A cura di Green Routes con il sostegno di Fondazione con il Sud

10/15 Settembre 2018, Galleria comunale, Castello Aragonese, Taranto

Ph: Alberto Caroppo

Dissonanze urbane vuole re-interpretare gli spazi della città attraverso una trama di specchi circolari che stimolano a vivere un’esperienza in cui la percezione dell’ambiente circostante è continuamente deformata. Geometrie di cerchi che si insinuano negli anfratti della città sovrapponendo alla tessitura urbana un’ulteriore stratificazione, quest’ultima composta da campi e percorsi che si snodano tra i margini immateriali dei riflessi. Molteplici microambienti si formano nei luoghi della città, spazi intimi definiti da un limite immaginario. Una rappresentazione orizzontale delle possibili prospettive urbane.


mercoledì 12 settembre 2018

Taranto: Dissonanze Urbane



Taranto: Dissonanze Urbane di Giuseppe Vultaggio

A cura di Green Routes con il sostegno di Fondazione con il Sud

10/15 Settembre 2018, Galleria comunale, Castello Aragonese, Taranto

Ph: Alberto Caroppo

Dissonanze urbane vuole re-interpretare gli spazi della città attraverso una trama di specchi circolari che stimolano a vivere un’esperienza in cui la percezione dell’ambiente circostante è continuamente deformata. Geometrie di cerchi che si insinuano negli anfratti della città sovrapponendo alla tessitura urbana un’ulteriore stratificazione, quest’ultima composta da campi e percorsi che si snodano tra i margini immateriali dei riflessi. Molteplici microambienti si formano nei luoghi della città, spazi intimi definiti da un limite immaginario. Una rappresentazione orizzontale delle possibili prospettive urbane.

Mas Week 2018, Taranto


Taranto: Dissonanze Urbane di Giuseppe Vultaggio @masweek2018
A cura di Green Routes con il sostegno di Fondazione con il Sud
10/15 Settembre 2018, Galleria comunale, Castello Aragonese, Taranto
Ph: Alberto Caroppo



martedì 17 luglio 2018

Paesaggi Inversi

http://www.eccom.it/en/activities/projects/286-paesaggi-inversi-la-performance-di-giuseppe-vultaggio-per-green-routes

giovedì 12 luglio 2018

Paesaggi Inversi, Taranto, 10/11 Luglio

http://www.greenroutes.it/paesaggi-inversi-la-performance-di-giuseppe-vultaggio-per-green-routes/

“Paesaggi inversi”, la performance di Giuseppe Vultaggio per Green Routes

Il 10 e l’11 luglio, nell’ambito delle nostre residenze artistiche #WeAreTaranto, avremo il piacere di ospitare Giuseppe Vultaggio con la sua performance Paesaggi Inversi.
Un’istallazione temporanea itinerante che avrà come protagonista la città e in particolare i 7 luoghi scelti per la call Public Scape TarantoPaesaggi Inversi vuole re-interpretare e rivitalizzare gli spazi della cittàinnestando nel contesto urbano una trama di specchi circolari.
La contaminazione porterà il visitatore a vivere un’esperienza in cui la percezione dell’ambiente circostante è continuamente deformata. Una maglia di cerchi s’insinuerà negli anfratti della città sovrapponendo alla tessitura urbana un’ulteriore stratificazione, quest’ultima composta da campi e percorsi che si snodano tra i margini immateriali dei riflessi.
Nei luoghi della città si formeranno dei micro ambienti, spazi intimi definiti da un limite immaginario che a sua volta è una rappresentazione orizzontale delle quinte urbane che da involucro tridimensionale si trasformano in spazi fruibili


martedì 26 giugno 2018

La casa sottile - On site




The Thin house is a gap filling project in the existing urban fabric of the historic centre of San Giorgio del Sannio, a municipality in the province of Benevento.
Located in an urban environment distorted by a series of anonymous edifices built in the 1980s, the existing building in question comes up as the last piece of an urban fabric, that has now lost its value.
Peculiar elements of the Italian architecture of the early twentieth century are featured in the existing building, both in the constituent components of the structure and in its typological and morphological characteristics: the perimeter bearing walls and the wooden beams define a small space - 4.5 m wide by 15 m long - whose elevation reaches a height of 9 meters on the ridge line.
Because of its state of complete decay and neglect, this urban piece is replaced. In place of it, a new building is realised: its design aims to establish a dialogue with southern Italy’s building tradition through a contemporary re-interpretation of its characteristic elements. Cornices, stringcourses, splays, pitched roof and dormers are organised in an organic layout, thus allowing the new urban piece to keep alive the link with its past.

La casa sottile è un intervento di sostituzione di un tassello del centro storico di San Giorgio del Sannio; l’edificio esistente, pur trovandosi in una situazione di degrado e abbandono, mostra sia negli elementi costitutivi la struttura che nelle sue caratteristiche tipologiche e morfologiche i tratti peculiari delle architetture di inizio 900: murature perimetrali portanti e travi in legno definiscono uno spazio dalle ridotte dimensioni in pianta, solo 4,5 m di larghezza per 15 m di lunghezza, che si eleva in alzato sino a 9 m sulla linea di colmo.
In seguito agli stravolgimenti urbanistici che ha subito l’area in cui si trova, questo edificio essendo l’ultimo tassello di un tessuto urbano completamento snaturato, sembra essere quasi un’intercapedine, un elemento estraneo al contesto caratterizzato da edifici anonimi realizzati negli anni 80.
Il fine di questo intervento è il dialogo con la tradizione costruttiva dell’Italia meridionale e la reinterpretazione in chiave contemporanea degli elementi che la caratterizzano. Cornici, marcapiani, strombature, tetto a falde ed abbaino sono tutti elementi presenti nel progetto, che assemblati in un disegno organico attribuiscono all’edificio un’immagine contemporanea, pur non disdegnando il legame con il passato.

giovedì 14 giugno 2018

Temp: An urban emergency pavilion



Design Team: Dimitra Chatziandreou, Gian Luca Petroselli, Giuseppe Vultaggio
http://www.gvultaggio.it/temp

Temp is an emergency pavilion, designed to meet the needs of a population after a natural disaster. Usually, when it comes to emergency situations, designers tend to focus on providing temporary housing solutions, neglecting the fact that a space which is able to host communal activities can actually contribute to the reconstruction of the social fabric. That kind of spaces enable people to meet, talk, play and carry out activities that will utterly contribute to sheltering one’s identity, thus to social cohesion. The pavilion consists of a three-dimensional framework of metal tubes (scaffold tubes) that forms an enclosing square, intended to host public events. The peripheral structure (0.90m wide) incorporates a variety of wooden modules of different functions: First aid, changing rooms–storage, education, meditation, playground and living. In-between these modules, there are removable elements, anchored to the framework, hosting secondary functions: Relaxation, gardening and memory...

venerdì 8 giugno 2018

Under the shield, Sedhiou, Senegal

http://www.gvultaggio.it/under-the-shield




Design team: Dimitra Chatziandreou, Natasa Ferentinou, Giuseppe Vultaggio

The Sedhiou cultural center consists of five volumes arranged around an interior court, imagined as fragments that were generated by the decomposition of an elliptical building. The original form is recomposed only in the canopy, taking the form of a large colored shield.
The five buildings will function respectively as one multifunctional hall for events and performances (220sqm), three rooms dedicated to education and training (132sqm), an exhibition center (110sqm), toilets (40sqm) and an office (48sq.m).
Pedestrian paths penetrate the elliptical form, creating secondary common yards attached to the main square and towards all directions. The purpose of these spaces is to attract the citizens of Sedhiou to the center of the building, so they can use the inner court as a public square.
The cultural center will be built using only local materials. The buildings will be constructed with clay bricks and wooden beams, coated with natural earth-based plaster afterwards.
The walls have a thickness of 45cm in order to preserve the internal temperature as cool as possible, without the use of mechanical air - conditioning.
The canopy is made by colored wooden logs and slats, built on site, according to local craft techniques, while the outdoor space is made of clay, using shells as inert. In order to identify the path towards the main space, there is a number of laterite bricks inserted as seen in the master plan.
The canopy protects the building from the sun by reflecting its rays, while at the same time it allows the rainwater to pass through the wooden slats and be collected. After the water passes through the canopy, it is collected on the flat roofs and directed to underground tanks for future use inside the buildings.

mercoledì 18 aprile 2018

Architetture oltre le Frontiere - Emergency Architecture Workshop

Let's design a space for social interaction that will become the scenography of any social group that struggles.
Registrations for the workshop are still open : https://architettureoltrelefrontiere.com/?page_id=105




venerdì 13 aprile 2018

XV WORLD TRIENNIAL OF ARCHITECTURE "INTERARCH 2018"

GVultaggio Creative Office selezionato per la Triennale di Architettura di Sofia, Bulgaria, 13/16.05.2018 

(XV WORLD TRIENNIAL OF ARCHITECTURE "INTERARCH 2018" http://iaa-ngo.com/ )


giovedì 29 marzo 2018

Architetture oltre le frontiere


Architetture oltre le Frontiere - Emergency Architecture Workshop Rome, 21/04/2018 - Crete, Summer 2018

http://architettureoltrelefrontiere.com/

venerdì 9 marzo 2018

Dal 10 marzo a Roma la mostra Pigneto immaginario



La Tangenziale est come la Nyc high line, le visioni di Vultaggio

Roma, 8 mar. (askanews) – E se a Roma ci fosse un parco sopraelevato come la High line di New York o magari un lago cittadino vissuto come il lago Alster di Amburgo? Nella capitale delle buche, dell’eterna emergenza rifiuti, del trasporto pubblico in sofferenza, ultimamente sempre sconfitta dal confronto con Milano, certo serve uno sforzo di immaginazione molto impegnativo. Giuseppe Vultaggio lo fa e quello che viene fuori è convincente. In un libro, “Pigneto immaginario”, il 40enne architetto di origini sannite – un passato nello studio romano di Zaha Hadid – immagina come potrebbe essere il quartiere di Roma est dove vive e lavora da oltre dieci anni se venisse ripensato con ampie zone pedonali, orti urbani, verde pubblico, giochi per bambini.

Si tratta di quarantasei fotografie, scattate con il suo smartphone, trasformate attraverso dei collage digitali e commentate con i testi liberamente tratti dal libro “Casilina. Ultima fermata”, Edizioni Ponte Sisto 2013, di Enrico Astolfi. “Una raccolta di illusioni, visioni e speranze in un quartiere in balìa deglie eventi”, si legge in copertina. E allora si va dalla tangenziale est, sopraelevata su via Prenestina, che diventa pedonale, con giardini, piste ciclabili e spazi relax; al complesso dell’ex Snia, tra la Prenestina e Portonaccio, un’area industriale dismessa, dove negli anni ’90, durante i lavori per un parcheggio interrato, è sorto un lago, sottratto ai progetti immobiliari dopo lunga battaglia dei comitati di quartiere. Questo lago, dalle acque pulite e balneabili, Vultaggio lo immagina più fruibile, circondato da passerelle di legno dove si può passeggiare o prendere il sole nel rispetto della ricca biodiversità che contraddistingue questo specchio d’acqua della Capitale.

“I collage digitali raccolti in questo volume – scrive Vultaggio nella prefazione – rappresentano un racconto per immagini di un quartiere alla continua ricerca di equilibri nuovi e al centro di un vortice surreale in cui si mescolano illusioni, attività sociali, degrado e tendenze glamour. Le immagini visionarie non devono essere interpretate come una mistificazione della realtà o un rifiuto di confronto sulla situazione attuale, tutt’altro. Nel corso degli anni hanno rappresentato un momento di riflessione su uno spazio urbano da parte di una comunità che continuava a oscillare tra l’illusione e il degrado”. Nella seconda parte il libro diventa un color book: “Le immagini diventano in bianco e nero – spiega Vultaggio – in modo che i bambini possano immaginare il proprio quartiere, disegnare gli spazi della propria vita e così superare le tante contraddizioni attuali”.

Dal libro è nata anche una mostra che sarà inaugurata sabato 10 marzo a piazza Copernico negli spazi di “SonoFrankie”, antenna creativa nello spazio culturale romano, dove Vultaggio lavora e si lascia contaminare in quello che il pubblicitario Andrea Purgatorio, uno dei co-worker di questo locale in piazza Copernico 9, ama definire “un hub dove atterrano e decollano persone e idee”.

http://www.askanews.it/cultura/2018/03/08/dal-10-marzo-a-roma-la-mostra-pigneto-immaginario-pn_20180308_00269/


giovedì 8 marzo 2018

Piazza Copernico


Pigneto Immaginario
10/03/2018 ore 12.00/14.00
Piazza Copernico n.9, Roma
Spazio sonoFrankie

giovedì 1 marzo 2018

Pigneto Immaginario


-- Pigneto Immaginario --
Una raccolta di illusioni, visioni e speranze di un quartiere in balìa degli eventi
10/03/2018 ore 12.00/14.00
Piazza Copernico n.9 Roma 
Spazio sonoFrankie

lunedì 26 febbraio 2018

Kaira Looro Cultural - Workshop




15 Marzo_Seminario
20-29 Marzo_Workshop
Sede Lungo Castellano
Aula B017

prof. Luca Galofaro
prof. Federica Ottone
tutor. Giuseppe Vultaggio

martedì 6 febbraio 2018

Giovedì 8 febbraio ore 16,30


MASTER NEWITALIANBLOOD 

GIUSEPPE VULTAGGIO / GVULTAGGIOCREATIVEOFFICE
Giovedì 8 febbraio ore 16,30
Complesso San Michele, via Bastioni 8 - Salerno
Presentazione: Luigi Centola

venerdì 26 gennaio 2018

Pigneto Immaginario


Autore: Giuseppe Vultaggio
Progetto grafico: Beata Mądrakiewicz
Editing Introduzione: Marta Atzeni
Testi: Enrico Astolfi, Liberamente tratti da "Casilina. Ultima fermata", Edizioni Ponte Sisto 2013


venerdì 12 gennaio 2018

Temp

GVultaggio Creative Office submits "Temp: Urban Emergency Pavilion" at the “3rd Call for Ideas for Future Architecture”
GVultaggio Creative Office partecipa al concorso “3rd Call for Ideas for Future Architecture” con il progetto "Temp: Urban Emergency Pavilion".